Текст песни AURORA - Вперед біло - сині фанати...
- Исполнитель: AURORA
- Название песни: Вперед біло - сині фанати...
- Дата добавления: 21.10.2019 | 13:18:01
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Текст песни
Вперед біло-сині фанатиПіднімемо вище наш стяг
Набридло чекати, вже досить
ДИНАМО освітить нам шлях.
Ми гордо несемо наш прапор
І разом до бою йдемо
Нікому наш дух не зламати
В образу своїх не дамо
Минає лихая година
Розбиті червоні зірки
Повстане з коліт Україна
Ми бачим цей день в далині.
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Avanti ragazzi di Buda
avanti ragazzi di Pest
studenti, braccianti, operai,
il sole non sorge più ad Est.
Abbiamo vegliato una notte
la notte dei cento e più mesi
sognando quei giorni d'ottobre,
quest'alba dei giovan'ungheresi.
Ricordo che avevi un moschetto
su portalo in piazza, ti aspetto,
nascosta tra i libri di scuola
anch'io porterò una pistola.
Sei giorni e sei notti di gloria
durò questa nostra vittoria
ma al settimo sono arrivati
i russi con i carri armati.
I carri ci schiaccian le ossa,
nessuno ci viene in aiuto
il mondo è rimasto a guardare
sull'orlo della fossa seduto.
Ragazza non dirlo a mia madre
non dirle che muoio stasera
ma dille che sto su in montagna
e che tornerò a primavera
Compagno riponi il fucile
torneranno a cantare le fonti
quel giorno serrate le file
e noi torneremo dai monti
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Перевод песни
Вперед бело-синие фанатыПоднимем выше наш флаг
Надоело ждать, уже достаточно
ДИНАМО осветит нам путь.
Мы гордо несем наш флаг
И вместе к бою идем
Никому наш дух не сломить
В обиду своих не дадим
Проходит лихая час
Разбитые красные звезды
Восстанет из колит Украины
Мы видим этот день вдали.
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Avanti ragazzi di Buda
avanti ragazzi di Pest
studenti, braccianti, operai,
il sole non sorge più ad Est.
Abbiamo vegliato una notte
la notte dei cento e più mesi
sognando quei giorni d'ottobre,
quest'alba dei giovan'ungheresi.
Ricordo che avevi un moschetto
su portalo in piazza, ti aspetto,
nascosta tra i libri di scuola
anch'io porterò una pistola.
Sei giorni e sei notti di gloria
durò questa nostra vittoria
ma al settimo sono arrivati
i russi con i carri armati.
I carri ci schiaccian le ossa,
nessuno ci viene in aiuto
il mondo è rimasto a guardare
sull'orlo della fossa seduto.
Ragazza non dirlo a mia madre
non dirle che muoio stasera
ma dille che sto su in montagna
e che tornerò a primavera
Compagno riponi il fucile
torneranno a cantare le fonti
quel giorno serrate le file
e noi torneremo dai monti
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